Martedì 24 settembre 2022 parte l’edizione 2022 del Matiff – Matera International Film Festival. Un’edizione ricca di eventi che fino al 24 settembre allacceranno la città di Matera allo spazio mettendo insieme architettura, cinema, musica e tanto altro. Il programma è stato presentato al Cinema Il Piccolo di Matera alla presenza del presidente del Matiff, Leonardo Fuina, e di Sergio Palomba, direttore artistico.

«Siamo partiti dal concept “Moonwalk. La sostenibile leggerezza dell’essere” che si ispira “A passi di danza” di Italo Calvino.Da lì siamo partiti per collegarci in un passaggio celestiale tra Marte, Matera e la Luna. Architettura, spazio, cinema, restauro. Tutto questo si coniuga con un processo armonico che speriamo darà presto vita alla biennale delle arti qui su Matera», ha dichiarato Fuina.

Per Sergio Palomba, il Matiff «è un festival che ha la sua particolarità nella sperimentazione.Quest’anno, oltre ai film in concorso che arrivano da tutto il mondo, ci sono tre serate che riteniamo essere simbolo di questo crocevia di arti e sperimentazione: la serata con Maroccoli e Aiazzi dedicata alla Luna con la sonorizzazione live di “Cosmic Voyage”, un film russo del ‘36. Tornano dunque Maroccoli e Aiazzi in questo progetto di trilogia dedicato allo spazio che si concluderà il prossimo anno». Cinema e sonorizzazione tornano a dialogare anche per questa terza edizione: «C’è la serata dedicata a PierPaolo Pasolini con la rivisitazione dello Sciopero, documentario del ‘70 girato durante lo sciopero dei netturbini di Milano che viene sonorizzato e reinventato, dal momento che il documentario non è mai stato montato – aggiunge Paolomba -. Infine la serata con “Tre Orizzonti” con Stefano Difelici e il face-duo che rappresenta un altro momento in cui l’arte visuale e la musica incrociano i temi dello spazio».

Il Matiff è pronto a riconfermare la sua identità delle edizioni passate, ovvero un momento di incontro tra le arti che mette al centro il cinema e aprendosi alle contaminazioni, con la musica e la sperimentazione visuale alla base di quella idea di biennale delle arti cui guarda per le edizioni future.

Nell’orizzonte del Matiff c’è la visione di Matera come Capitale Mondiale dell’Architettura: dopo l’esperienza del 2019, anno del titolo di Capitale Europea della Cultura, e il riconoscimento nel 1993 di Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco, il Matiff immagina Matera all’intersezione tra la storia ancestrale della città e la corsa allo spazio degli ultimi anni, con ElonMusk in prima fila come pioniere di una nuova frontiera dei viaggi interplanetari. Idea dalla quale è nato il gemellaggio tra il Festival e il Politecnico di Bari e il progetto “Space Architecture”, che ha l’ambizione di creare infrastrutture su altri pianeti che consentano l’insediamento umano. Esperienza cominciata già l’anno scorso, grazie al progetto “Hive Mars” guidato dal Professor Giuseppe Fallacara del Poliba e che si ripete anche quest’anno con il progetto “Gralunar”.

«Matera riceve la sua candidatura a Patrimonio Unesco dell’Umanità per il suo sistema di raccolta delle acque, elemento fondamentale da riscoprire e rispolverare. Riteniamo il cinema sia l’insieme di tutte le arti e l’arte è l’unico mezzo vero di comunicazione universale che si può utilizzare proprio per interagire con vite “extraterrestri” – conclude Fuina -. Soprattutto mediante l’arte si genera emozione che crea onde vibrazionali. Perché questo? Perché per abitare nuovi mondi c’è bisogno dell’acqua e Matera è esempio universale della capacità dell’uomo di riuscire a ricavare l’acqua dove essa non esisteva, almeno in apparenza».

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Articolo del 19/9/2022 SASSI WEB

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