Sono queste le citazioni che animano la terza edizione di “𝐌𝐚𝐓𝐢𝐅𝐅“, il Matera International Film Festival del 2022. Queste parole alludono alla danza, ma non necessariamente alla disciplina o alla forma della danza, bensì all’attitudine, alla metafora delle ambizioni, all’atto di staccarsi dalla terra per guardare oltre, superando l’immaginazione e trasformandola in realtà. Mai prima d’ora la danza è stata così associata alla leggerezza, così come una goccia di rugiada scivola giù dal fianco della montagna all’alba. La goccia di leggerezza e serenità di cui l’umanità ha bisogno ora più che mai.

E quale movimento può esprimere questa sensazione meglio del Moonwalk, la mossa caratteristica di Michael Jackson in cui si spostava libero dalla gravità e libero dall’atmosfera terrestre, come se fosse letteralmente sulla Luna? Le missioni lunari, la Luna come satellite femminile, simbolo matriarcale, così come la civiltà materana era segretamente e profondamente matriarcale; la Luna del Raccolto, e la Luna dell’amore, delle ferite cicliche e curabili; la Luna sopra Kiev.

La condizione umana consiste nell’allontanarsi dalle catene del cuore, ed è quel cuore che è la salvezza degli esseri umani quando desiderano ciò che sta al di là, quando desiderano l’introspezione e il buon senso e una sostenibilità logica delle loro azioni – subito prima di intraprendere nuove missioni. Questi pensieri lunari e terrestri — umani, femminili, materani — faranno da sfondo, in senso lato, alle opere d’arte che fanno parte di questo viaggio spirituale e saranno inviate a 𝐌𝐚𝐓𝐢𝐅𝐅 per essere valutate dalla Giuria nel 𝐌𝐚𝐓𝐢𝐅𝐅 Concorso 2022.