In un gioco visivo di suoni e colori, le immagini del volo interstellare prendono forma sui muri esterni del Campanile della Cattedrale per illustrare la storia più recente di Matera, quella che l’ha vista protagonista nel cinema italiano e internazionale. Fin dagli anni ’50, infatti, i Sassi e l’altopiano murgiano sono stati set di numerosi film: dalla Lupa di Alberto Lattuada e Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini alle grandi produzioni hollywoodiane come La passione di Cristo di Mel Gibson e l’attesissimo No Time To Die, l’ultima avventura dell’agente 007, presentata in anteprima nazionale proprio a Matera.
Hermes “Hem” Mangialardo, il regista della performance a tema interstellare e cinematografico, è un artista dell’animazione digitale e visual performer, autore di cortometraggi presentati e premiati nei più importanti festival nazionali e internazionali (tra cui Cartoons on the bay e Giffoni Film Festival). Le sue opere di video mapping sono state proiettate in tutta Europa. È il creatore della serie animata Urban Jungle, andata in onda su MTV, e fondatore di Plasmedia, agenzia specializzata nella comunicazione digitale. Per Mangialardo l’arrivo a Matera è in realtà un ritorno. Nel 2016 aveva infatti omaggiato la Festa della Bruna sulla facciata di Palazzo Lanfranchi con un altro spettacolo di video mapping.
Perchè Space X?
Perché quella del suo fondatore, Elon Musk, è una storia di traguardi mai tagliati in precedenza: la prima compagnia privata a lanciare un razzo nell’orbita terrestre, la prima a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale con una capsula orbitale, fino al primato del novembre del 2020, quando quattro astronauti sono stati trasferiti sulla Stazione Spaziale, a bordo di quella stessa capsula partita da Cape Canaveral in Florida. Space X ha effettuato in tutto 130 lanci, con 92 atterraggi, e sta investendo nella possibilità di riutilizzare i mezzi che manda in orbita con l’obiettivo di ridurre i costi delle missioni spaziali.
I suoi tecnici sono al lavoro per due imprese ancora più audaci: riportare l’uomo sulla Luna e fargli toccare il suolo di Marte. Ancora a caccia di una prima volta. Non solo, con Space X il viaggio nel cosmo si sta trasformando in un’esperienza meno straordinaria ed esclusiva di prima. Il lancio dello scorso 15 settembre ha segnato un momento fondamentale in questa direzione, con l’invio sul razzo Falcon 9 di un equipaggio formato da quattro persone comuni, senza astronauti professionisti.
Vito Miraglia – giornalista