La Giuria del Matiff, presieduta da Maria Xenia Doria e composta da Caterina D’Amico, Hermes Mangialardo, Armando Lostaglio, Leonardo De Franceschi, Carlo Coen dopo aver visionato le opere finaliste, hanno decretato di assegnare i seguenti premi:
SEZIONE DOCUMENTARI
Miglior documentario a
Melina di David Valolao, Italia
Menzione speciale a
Chiudi gli occhi e vola di Julia Pietrangeli
La Tempesta di Sabbia di Andrea Gadaleta Caldarola
En Camino di Isabella Cortese, Federico Fenucci , Giuditta Vettese
SEZIONE ANIMAZIONE – EX AEQUO per
Miglior opera di animazione a
La grande onda di Francesco Tortorella , Italia
Lorenzo and the Mirror di Angela Conigliaro, Italia
Menzione Speciale a
Dream di Majid Sabri, Iran
Motivazioni
Melina
Documentari – giuria : Maria Xenia Doria Visconti di Modrone , Armando Lostaglio
Motivazione
Primo premio Melina ( dì David Valolao ) non è una persona: è un affresco di poesia degli ultimi, che sarebbe piaciuto a padre Turoldo, alla grande documentarista Cecilia Mangini e allo stesso Pasolini. Il film è dinamico e coraggioso. Melina riscrive una parabola esistenziale, ricca di autenticità come un Ulisse dell’era moderna.
Chiudi gli occhi e vola - Menzione Speciale
Menzione speciale a
Chiudi gli occhi e vola di Julia Pietrangeli
Motivazione
L’idea del volo è l’idea stessa di libertà, che non conosce confini mentali umani e fisici. Il film rappresenta una equa metafora della vita quale paradigma di solidarietà e di coraggio. Si può vedere anche senza la vista.
Una tempesta di sabbia - Menzione speciale
Una tempesta di sabbia ( dì Andrea Gadaleta Caldarola)
Motivazione
La regia ci conduce per mano nelle carceri minorili, le riprese prolungate conferiscono l’idea del tempo e dello spazio racchiusi e compressi in un recinto vigilato: c’è la voglia arcaica di uscire, di viaggiare, per respirare arie nuove, di libertà e di auspicata espiazione.
En Camino - Menzione Special
– Menzione speciale En camino
( dì Isabella Cortese , Federico Fenici Giuditta Vetese )
Motivazione
E’ un film davvero incisivo, ispeziona un mondo poco esplorato alla maniera del documentario-inchiesta. La spontaneità e la presa di coscienza siano da sprono per quel problema di sopraffazione verso la donna e le bambine tanto sentito ovunque. Sprigiona emozione e rabbia.
La grande onda
Sezione animazione ( giurati Hermes Mangialardo, Armando Lostaglio)
Primo premio La grande onda ( dì Francesco Tortorella )
Motivazione
Con un chiaroscuro incisivo che ricorda il fumetto LA GRANDE ONDA ci proietta anche visivamente nelle ombre della nostra storia italiana. L’espressività dei personaggi è resa in maniera eccelsa, anche quando questi sono avvolti dal buio. LA Grande Onda è quello che si può definire un’opera che riesce nel non sempre facile compito di unire uno stile sopraffino ad uno storytelling che sconfina nel documentario.
Lorenzo and the Mirror
Motivazione
Un opera che affronta un tema sempre più attuale che coinvolge tante famiglie raccontato con una profonda sensibilità narrativa ma anche stilistica con un tratto pulito e lineare ma assolutamente mai banale
Dream - Menzione Speciale
Motivazione
C’è luce nel film, c’è un candore amorevole, che si spigiona in ogni inquadratura. È un viaggio nei sogni e nella bellezza del creato, un viaggio primordiale e futuribile ad un tempo.
Motivazioni
Aria Prima
Selezione corti fiction ( Leonardo De Franceschi , Carlo Coen )
ARIA PRIMA (vincitore) ( dì Luca de Paolis, Gaetano Mangia)
Motivazione
Per aver saldato con encomiabile spirito di sperimentazione e forza poetica, su un fondo di denuncia delle condizioni di vita in un paese del Meridione dominato da una centrale tra le più inquinanti, un racconto denso di immagini folgoranti e frammenti di vita familiare ricchi di verità umana e valori essenziali come l’attaccamento alla propria terra e l’aspirazione a un’esistenza vissuta nel rispetto dell’ambiente.
Bootleg - Menzione speciale
BOOTLEG dì Alireza Khani
Motivazione
Per averci calato con una misura radicale di realismo in un interno domestico iraniano, facendoci sentire come lavoro e dinamiche familiari possano incidere sul vissuto di due bambini, un fratello e una sorella. In questo senso, il film si ricollega a una tradizione importante, rinnovandola grazie a una scansione del racconto studiata ma in grado di restituire la tragica imprevedibilità del caso.
Las Cosas donde ya no estaban - Menzione Speciale
5. Sezione Lungometraggi
( Giuria : Caterina D’Amico , Leonardo De Franceschi )
Primo premio a Las cosas donde ya no estaban, di Fabio Vallarelli
Motivazione
Per la capacità di costruire una drammaturgia solida e al contempo emozionalmente coinvolgente, attraverso il ritratto di due solitudini separate dall’Atlantico, in un andirivieni tra speranze e vita reale, memoria e presente, Barcellona e Buenos Aires, che si consuma nell’arco di una notte. Di particolare interesse la ricerca sul piano della regia, il lavoro sulle musiche, la direzione degli attori.
Fortezza - Menzione speciale
Fortezza, di Ludovica Andò ed Emiliano Aiello
Motivazione
Per l’intuizione felice di calare la metafora letteraria sublime de Il deserto dei Tartari in un carcere, costruendo a partire dalle performance dei detenuti, sorprendenti per misura ed efficacia, una partitura audiovisuale raffinata e ricca di livelli di senso.