Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo

I due musicisti che sonorizzeranno dal vivo il film Himmelskibet – ricoprono un ruolo di primo piano nella storia del rock italiano. Sono due dei membri fondatori dei Litfiba e parte di quella schiera di musicisti che hanno importato in Italia il suono new wave e dark.

La loro frequentazione risale addirittura a prima della nascita dei Litfiba, alla fine degli anni 70, quando suonavano nelle cantine di Firenze, la vera capitale italiana dell’underground e della musica indipendente del decennio successivo.

Anche se le loro strade si separeranno da quella dei Litfiba già nel 1989, per poi rincrociarsi in modo diverso, il loro rapporto professionale si manterrà saldo in tutti gli anni a venire. Fino all’esito dello scorso febbraio, con l’uscita di Mephisto Ballad, primo album composto a quattro mani.

 Un ritorno al passato – un “tardodiscodark” secondo Maroccolo – dove trovano spazio i Litfiba della primissima ora, con la rivisitazione di E.F.S. – 44, ultima traccia dell’Ep di esordio della band nel 1982.

Antonio Aiazzi è lo storico tastierista dei Litfiba. I suoi accordi, nelle lunghe jam session nella cantina di via De’ Bardi, hanno contribuito a dar forma ai primi capolavori della band. Con l’uscita dal gruppo, Aiazzi assumerà una posizione più laterale continuando a suonare con i Litfiba come collaboratore. È tra i compositori e arrangiatori dell’Eneide di Kripton (1983), l’opera realizzata dalla band per l’omonima compagnia teatrale di Giancarlo Cauteruccio. Parallelamente ai Litfiba, sempre con il sodale Maroccolo e con Francesco Magnelli, sperimenta musica elettronica e colonne sonore coi Beau Geste.

Le loro composizioni saranno raccolte in tre album (Per il teatro, Chaka, Il tetto del mondo). Nel 1988 esce Twice Told Tales, l’unico album a firma Carantonis, con la voce di Giorgio Carantonis e un super gruppo che vede ancora una volta Aiazzi con Maroccolo (anche produttore) e Magnelli, Ghigo Renzulli e Daniele Trambusti. Nel 2014 insieme ai due Beau Geste e altri musicisti riporta in scena l’Eneide (Un nuovo canto). Il suo primo lavoro da solista arriva nel 2017 con Linea Gialla. Aiazzi è attivo anche come organizzatore di eventi e rassegne musicali in Toscana.

Gianni Maroccolo è una figura di riferimento della scena musicale italiana sin dalla nascita dei Litfiba. Con il gruppo suona fino al 1989, mettendo la sua firma in pietre miliari del genere come Desaparecido e 17 Re. In seguito unisce la sua creatività e il suono inconfondibile del suo basso all’estro dei Cccp-Fedeli alla Linea. Con la formazione di Ferretti & Zamboni partecipa alla realizzazione del loro ultimo album in studio prima dello scioglimento, Epica Etica Etnica Pathos, e poi alla fondazione dei Csi-Consorzio Suonatori Indipendenti.

È infine uno degli animatori dell’ultima evoluzione del gruppo, i Pgr-Per Grazia Ricevuta. A partire dalla fine degli anni ‘80 affianca all’attività di musicista quella di produttore lavorando, tra gli altri, ad album di Timoria, Marlene Kuntz (per i quali ha suonato il basso sia in tour che in studio di registrazione) e Bandabardò. La carriera da solista di Maroccolo culmina in lavori come A.C.A.U., che vede la partecipazione di Franco Battiato, Jovanotti e Manuel Agnelli tra gli altri, Vdb23/Nulla è andato perso, con Claudio Rocchi (dal tour che seguirà sarà tratto un live con la partecipazione di Aiazzi) e Alone, una sorta di opera unica in quattro volumi pubblicati tra il 2018 e il 2020. Nei suoi lavori collabora con artisti dalle diverse sensibilità, da Cristiano Godano a Marina Rei, da Edda e Iosonouncane. Fa parte del collettivo di produttori Deproducers, insieme a Vittorio Cosma, Max Casacci e Riccardo Sinigallia, autori di tre opere musicali per conferenze scientifiche (Planetario, Botanica e D.N.A.).

Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo tornano a suonare coi Litfiba nel 2012 per il tributo a Ringo De Palma e nel 2013 per il tour celebrativo della “Trilogia del Potere”.